NEUROSCIENZE ANEMOS – APR-GIU 2016 ANNO VI N. 21

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di Redazione

La capacità di astrazione dei corvi

La capacità di astrarre non è una prerogativa umana

 

Una ricerca condotta da Thomas Bugnyar, espertoin cognizione sociale animale dell’Università di Vienna, e pubblicata su “Nature Communications” ha portato a importanti risultati per quanto riguarda lo studio del pensiero astratto. Finora si riteneva che solo gli esseri umani avessero questa capacità, la ricerca invece ha svelato che anche i corvi hanno la capacità di immaginare le intenzioni dell’altrosenza la sua osservazione diretta. Per sei mesi Bugnyar ha studiato dieci corvi allevati in cattività.I corvi sono stati posizionati in stanze vicine con finestre comunicanti inizialmente lasciate scoperte di modo che ciascuno potesse spiare i vicini mentre ricevevano razioni di cibo. In un secondo momento le finestre sono state oscurate, ma è stato lasciato uno spiraglio da cui gli animali hanno imparato a spiare e gli altri sapevano di poter essere spiati. È stato poi dato agli uccelli del ciboda nascondere, mentre in sottofondo risuonavano le registrazionidi versi di loro simili. I ricercatori hanno così notato che quando lo spiraglio della finestra era stato lasciato aperto, e c’era la possibilità di essere visti, gli uccelli celavano con particolare cura le provviste. Quando, invece, lo spiraglio era chiuso, i corvi non si allarmavano, come se sapessero che non potevano essere spiati. Secondo Bugnyar: “ciò suggerisce che i corvi facciano generalizzazioni basate sull’esperienza, e non si limitino a interpretare e rispondere al comportamento visibile di altri uccelli”.


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di Redazione

Il segreto di chi impara subito le lingue

Chi apprende in minor tempo le lingue straniere ha più connessioni nel cervello

 

I ricercatori del Montreal Neurological Institute della McGill University in Canada hanno svelato il mistero per cui alcune persone apprendono più velocemente le lingue straniere rispetto ad altre. L’apprendimento risulta essere più o meno facile a causa di differenze innate nel modo in cui le diverse parti delcervello comunicano tra di loro. In particolare, quindi, chi ha più connessioni tra le diverse aree del cervello riesce ad apprendere nuovi linguaggi con maggiore facilità, inoltre è più veloce durante la lettura e più preciso nella pronuncia. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul “Journal of Neuroscience”. L’equipe ha scansionato il cervello di 15 adulti di lingua inglese che stavano per iniziare un corso di 12 settimane di francese. Grazie alla risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno esaminato la connettività all’interno del cervello dei soggetti sia prima che alla fine del corso. Hanno così scoperto che il modo in cui si sviluppa e funziona il “cablaggio” del cervello ha ripercussioni sulla capacità di apprendimento del corso in termini di maggiore velocità di lettura o di pronuncia. Tuttavia, gli esperti rassicurano: il nostro cervello è un organo plastico che può essere plasmato dall’apprendimento e dall’esperienza, i risultati non significano quindi che il successo nell’imparare una seconda lingua sia interamente predeterminato dalla connettività del nostro cervello.